La Scuola Enologica di Alba è nata nel 1881 e da allora gli studenti, i tecnici ed i professori partecipano attivamente alla coltivazione dei vigneti e seguono la trasformazione dell’uva in vino nella Cantina Sperimentale.

Gli allievi partecipano al “progetto vendemmia” che ha lo scopo di coinvolgere i discenti, direttamente, a livello organizzativo, operativo e di controllo nelle varie fasi della vendemmia, all’imbottigliamento alla commercializzazione. I vini sono prodotti, sebbene sotto la stretta sorveglianza degli insegnanti delle diverse discipline e del personale tecnico , dagli allievi coinvolti nelle esercitazioni.

Nei vigneti dell’azienda vengono coltivati: Dolcetto, Nebbiolo, Barbera, Moscato e a scopo sperimentale, anche altre cultivars. Presso la sez. ass. di  Grinzane Cavour, situata nella zona tipica del Barolo, viene coltivato il nebbiolo che permette alla nostra cantina la produzione del rinomato Barolo.

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Questo generoso vitigno a maturazione più tardiva regala vini dal colore e alcool ricchi che possono diventare piuttosto vecchi. L’acidità del vino caratterizza il suo gusto, rende il suo colore più forte e garantisce una buona longevità. La vite Conti ha una meravigliosa esposizione a sud. Le piante hanno più di trenta anni. Il terreno a base di marna, insieme a una tecnica di coltivazione specifica, produce basse rese e uva colorata e zuccherina. I vini che ne derivano sono strutturati e complessi e possono essere ben affinati nel legno.

Scheda tecnica

Dalla meticolosa cura per la vite, congiunta al sapiente lavoro di cantina degli allievi dell’Istituto Agrario di Grinzane Cavour e della Scuola Enologica di Alba, nasce questo vino dal colore rosso granato con riflessi aranciati e dal bouquet con sentori di viola e rosa appassita. Il gusto austero e completo evoca la storia legata al territorio di cui il nostro Istituto è, da sempre, protagonista e testimone.

Scheda tecnica

Probabilmente il nome di questo vitigno deriva da nebbia per l’abbondante pruina che copre gli acini maturi. La culla di questo vitigno risiede nelle colline albesi. Il vitigno presenta le sottovarietà Bolla, Michet, Lampia e Rosè. E’ un vitigno mediamente vigoroso, che preferisce i terreni marnosi, ben esposti. I vini ottenuti sono sempre fruttati, adatti all’invecchiamento. Con l’affinamento in legno (minimo un anno previsto dal disciplinare), si ammorbidisce al gusto e si arricchisce nei caratteri olfattivi.

Scheda tecnica

Le notizie storiche di questo vitigno,che è quello maggiormente diffuso in Piemonte, risalgono alla fine del 1700. Ha buone attitudini colturali e produttive. Fornisce produzioni costanti. Resiste alle avversità climatiche. La maturazione è tardiva. I vini prodotti risentono delle caratteristiche del terreno, si presentano mediamente ricchi in colore e alcol, di buona longevità. L’acidità di questo vino ne caratterizza il gusto, rende la tonalità più viva e conferisce una buona longevità.

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L’origine del nome Dolcetto non è certa, può derivare sia dal sapore dell’uva, sia anche da “dosso” perché ama essere coltivato in zone collinari. Vitigno a maturazione precoce, molto selettivo per quanto riguarda l’ambiente pedocli-matico. Fornisce vini di moderata gradazione alcolica e acidità, equilibrati nei tannini e nel colore, di pronta beva, ma anche adatti ad un moderato affinamento.

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Il Freisa è un vitigno tipicamente piemontese, la prima segnalazione risale alla fine del 1700 ed è quella del Conte Nuvolari direttore della Reale Società di Agricoltura di Torino. Era catalogato fra le uve di prima qualità. Originario delle colline di Torino è coltivato con una certa diffusione in tutto il Piemonte. Germoglia tardi, matura nei primi giorni di Ottobre e non è mai eccessivamente produttivo. Le uve si prestano a produzione di vini secchi, ma anche di vini moderatamente dolci e frizzanti dove esprime al meglio le proprie caratteristiche.

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Merlot, il cui nome deriva dalla particolare predilezione che ha il merlo per le sue bacche, è originario del sud-ovest della Francia. Vitigno rigoroso, in terre argillose e calcaree di media collina produce vini di colore rosso rubino intenso, fruttati ed erbacei al profumo, abbastanza tannici corposi ed equilibrati al gusto. L’affinamento in barrique per un medio periodo (10 – 12 mesi) amplia le sue caratteristiche con note di speziato, tostato e di liquirizia.

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La buona intensità colorante e la tonalità rosso granato con riflrssi purpurei sono indicazioni di contenuta esuberanza nei caratteri complessivi. L’attacco in bocca è piacevole, morbido e lascia subito spazio a sensazioni più decise che vanno dalla freschezza acida alle percezioni tanniche, evidenti quanto piavevoli. Di struttura piena si prolunga in sensazioni di retrobocca gentili e calde.

Questo vino è stato elaborato con la partecipazione degli studenti della Scuola Enologica di Alba in collaborazione con l’Istituto Penitenziario di Alba ed il Gruppo Operativo Locale Alba-Bra nell’ambito di progetti di recupero detentivo.

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I vitigni utilizzati per la produzione di questo vino sono il Pinot nero e lo Chardonnay; entrambi di provenienza francese. Essi preferiscono terreni di media fertilità, calcarei, e solo quando coltivati a quota tra i 300 e 400 metri s.l.m. forniscono vini adatti alla spumantizzazione. Il vino base viene spumantizzato con metodo classico (rifermentazione in bottiglia) e viene affinato per circa 2 anni, a temperatura costante, nei locali interrati della cantina della Scuola Enologica.

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Originario delle vallate del Reno (Germania), veniva già coltivato in epoche romane. In Italia, tuttavia, esso è coltivato da circa un secolo. Il Riesling renano è un vitigno nobile da cui si ottengono uve tra le più pregiate e vocate per la produzione di vino bianco, anche adatto all’invecchiamento in bottiglia *. E’ un vitigno di modesta resa in quantità, a maturazione tardiva, che produce un succo dolce e fiorito. E’ coltivato in Langa da un ventennio con risultati apprezzabili.

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Vitigno autoctono di cui si trova traccia nel Roero sin dal 1478, il quale veniva menzionato col nome di “Reneysium”; è di buona vigoria, di maturazione medio precoce; preferisce terreni tendenti al sabbioso e non eccessivamente fertili. Si comporta meglio nelle posizioni sud est e ovest. Fornisce vini di buona gradazione e di struttura piena e morbida. La conservazione in tini di acciaio a basse temperature garantisce una piacevole fragranza olfattiva.

Scheda tecnica

Vitigno di origine francese, è stato adottato in Langa una trentina d’anni fa. Esso matura precocemente, preferisce le quote oltre i 300 metri s.l.m. e medie esposizioni. Si adatta a molteplici terreni, anche se preferisce quelli sciolti tendenti al sabbioso. Fornisce produzioni di qualità elevata. E’ in grado di dare vita a vini bianchi fini ed eleganti, anche quando elaborati con tecniche particolari.

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